ll Territorio

Situato tra Monferrato, Langhe e Roero, il Comune di Costigliole è uno dei luoghi più suggestivi del Piemonte. Il suo paesaggio vitivinicolo è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. 
Un panorama collinare straordinario, che fa di Costigliole d’Asti il paese con la superficie coltivata a vite più estesa del Piemonte. 
Il Comune di Costigliole è composto da tante frazioni: Annunziata, Bionzo, Burio, Loreto, Madonnina, Sabbionassi, San Michele, Santa Margherita, Sant’Anna, San Carlo e Valcioccaro e dalle due più grandi Boglietto e Motta, quest’ultima molto nota anche per i suoi orti e vivai, e le coltivazioni del “Peperone quadrato della Motta”.

Luoghi panoramici

Un territorio così caratteristico rende Costigliole d’Asti la meta ideale per un soggiorno nel Monferrato.
Numerosi sono i luoghi suggestivi dove ammirare un paesaggio unico.

Vista verso Bionzo
San Michele
Costigliole vista da San Carlo
Lazzaretto
Vista da Bricco Lu
Bricco Lu - Madonnina di Valcioccaro
Vista verso Bionzo
San Michele
Vista da San Michele
Sant'Anna
Costigliole Territorio
Castello di Costigliole
Castello di Costigliole
San Siro
Castel Burio - Vista da Sabbionassi
Bricco Lu - Vista da Sabbionassi
Bionzo - Valcioccaro
Valcioccaro - Burio
Valcioccaro - Burio
Annunziata
San Siro
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Costigliole vista da San Carlo
Lazzaretto
Vista da Bricco Lu
Bricco Lu - Madonnina di Valcioccaro
Vista verso Bionzo
San Michele
Vista da San Michele
Sant'Anna
Costigliole Territorio
Castello di Costigliole
Castello di Costigliole
San Siro
Castel Burio - Vista da Sabbionassi
Bricco Lu - Vista da Sabbionassi
Bionzo - Valcioccaro
Valcioccaro - Burio
Valcioccaro - Burio
Annunziata
San Siro
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Nella pagina delle attività, all’interno del nostro sito, ci sono diverse tipologie di percorso, per poter vivere al meglio un’esperienza unica in questi luoghi così suggestivi.

Luoghi culturali

Durante la tua visita a Costigliole d’Asti, non puoi perderti i suoi borghi, castelli e chiese, affascinanti luoghi di rilevanza storica e culturale.

Centro storico
La Rocca

 

Il borgo antico di Costigliole, viene comunemente chiamato “La Rocca”. Mantiene ancora oggi un impianto urbanistico di tipo medioevale, con vicoli, scalinate e piazzette che regalano scorci molto suggestivi.

A troneggiare la Rocca troviamo l’imponente castello con a fianco una armoniosa costruzione settecentesca  in cui anticamente erano situati i granai e le cantine del maniero, attorno un corollario di palazzi nobili e umili casette dalle facciate variopinte, dove spiccano il campanile della chiesa parrocchiale e le due confraternite.

La Rocca di Costigliole d'Asti
Il Granaio di Costigliole
Museo d'Arte Sacra
La Rocca di Costigliole d'Asti
Il Castello di Costigliole d'Asti
Il Convento di Costigliole
La Rocca
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca di Costigliole d'Asti
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La Rocca di Costigliole d'Asti
Il Granaio di Costigliole
Museo d'Arte Sacra
La Rocca di Costigliole d'Asti
Il Castello di Costigliole d'Asti
Il Convento di Costigliole
La Rocca
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca - Dettagli
La Rocca di Costigliole d'Asti
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Chiesa della Misericordia

La Confraternita della Misericordia situata nella rocca antica, a pochi metri dal castello, ebbe vita assai lunga e svolse importanti funzioni a favore dei costigliolesi sino al XX secolo, quando venne sconsacrata.

La confraternita detta anche dei Battuti Neri aveva lo scopo di aiutare i poveri, i carcerati e i condannati a morte, provvedendone la sepoltura.
I lavori vennero avviati nel 1611 ma subirono notevoli rallentamenti a causa di vicende storiche. Il 26 marzo 1626, in occasione della festa dell’Annunciazione, si poté celebrare nella Chiesa la prima messa.

Nel 1683 venne realizzata nell’altare una bellissima icona, con una bella immagine dell’Annunciazione della beata Vergine Maria.

La Chiesa è stata oggetto di restauri tra gli anni Sessanta ed Ottanta del XVII secolo. Nel corso del XVIII secolo furono apportati ampliamenti ed abbellimenti alla Chiesa.

 Tra il 1750 ed il 1770 fu eseguito nell’oratorio un secondo altare, collocato alla sinistra di quello maggiore, al fine di collocarvi al di sopra la statua di un Cristo morto, prima custodito nella sacrestia. L’altare venne smantellato quando venne costruito il coro.

Nel 1882 vennero avviati i lavori con l’edificazione di un nuovo volume che
si innestava sul lato sinistro del presbiterio, andando ad occupare in parte la superficie sul quale sorgeva la vecchia sacrestia. La Chiesa poté così disporre di un nuovo coro, di una più ampia sacrestia, nello stesso anno si potrebbero far risalire gli stalli in noce del coro.

 Tra il 1750 ed il 1770 fu eseguito nell’oratorio un secondo altare, collocato alla sinistra di quello maggiore, al fine di collocarvi al di sopra la statua di un Cristo morto, prima custodito nella sacrestia. L’altare venne smantellato quando venne costruito il coro.

Lo slanciato campanile che oggi ammiriamo è stato eretto nel 1891 in forme neobarocche, su progetto del geometra Pietro Gallino.  A causa dei degradi dovuti all’umidità, nel 1897 si rifecero gli intonaci della Chiesa e si ridipinsero le volte e le pareti. Nei primi anni del Novecento venne sostituito il pavimento in cotto, che risultava consunto e rovinato dall’umidità, con le attuali piastrelle cementine.

La Chiesa non è più utilizzata con continuità dall’inizio degli anni ’70 del Novecento, quando gli arredi ed i beni mobili furono in parte alienati ed in parte trasferiti nella chiesa.

Oggi la chiesa è di proprietà del Comune.

Indirizzo: Via Provale, Costigliole d’Asti 14055

Orari di apertura: La chiesa sconsacrata non è attualmente aperta al pubblico.

Sito web: http://www.comune.costigliole.at.it

Numeri di telefono: 0141966448

Castel Burio

Il castello di Burio è un castello situato nella frazione Burio a Costigliole d’Asti, in provincia di Asti. È il secondo grande maniero della zona, del territorio costigliolese. Ubicato su una collina posta a sud di Costigliole d’Asti in prossimità del confine fra Langhe e Monferrato, dista un paio di km dalla cittadina ed è circondato da campi coltivati prettamente a vigneto.

È posizionato su di un terrapieno a forma poligonale delimitata da scarpate e si presenta, per dimensione e tipologia, come un insieme di costruzioni dai corpi risalenti a epoche differenti. Al nucleo originale fortificato si sono affiancati, a partire dal XVII secolo, diversi fabbricati la cui architettura risulta talvolta contrastante. A delimitare il complesso sono le torri, gli edifici più antichi ed un ponte levatoio. Il ponte levatoio conduce ad un cortile interno che porta a sua volta ad una galleria sotterranea, non visitabile, mentre la torre di forma ottagonale è dotata di una scala a chiocciola. Secondo la leggenda, il castello prende il nome, così come la località in cui sorge, dall’antico ceppo ligure degli e buriati. Si sa che appartenne ai Pallidi fino alla fine del XVI secolo. Non ha mai ricoperto una funzione particolarmente strategica, essendo destinato prettamente ad uso agricolo. In epoca medioevale è stato di proprietà delle diverse famiglie astigiane che ricoprirono la Signoria di Burio, dai Pelletta ai Roero, dai Malabayla ai Pallio. In questo senso divenne centro vitale del possesso fondiario.
Nel XVII secolo fu al centro della guerra fra la Spagna e l’esercito guidato dal duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Nei secoli successivi passò alla famiglia Asinari, prima che la proprietà venisse frazionata in quote, poi unificate e riacquisite nel XX secolo dal conte Luigi Lanzavecchia. Col passare dei secoli perse progressivamente l’originaria vocazione militare, diventando esclusivamente un centro di amministrazione delle proprietà fondiarie circostanti. Dopo essere caduto in abbandono, è stato restaurato a partire dal 1980 dagli attuali proprietari.
Divenuto dimora privata, negli anni ’80 del secolo scorso è diventato sede di iniziative artistiche.

Indirizzo: Castel, Strada Comunale Castello Burio, 1-5, 14055 Costigliole D’asti AT

Orari di apertura:

Sito web: www.comune.costigliole.at.it

Numeri di telefono: 0141 962211

Chiesa della Confraternita di San Gerolamo

L’attuale Chiesa di San Gerolamo costruita a alla metà del ‘600, per volontà dei confratelli “Battuti Bianchi”(dovuto al colore della tunica che indossavano durante le processioni).
Dopo numerose controversie legali con la Confraternita della Misericordia, il 23 ottobre 1662 viene posata la prima pietra.

La Chiesa è un bellissimo esempio di neobarocco piemontese, il progetto è stato elaborato dai capomastri ticinesi, residenti a Costigliole, Pietro Baldi e Gian Maria Poncino.

L’imponente altare maggiore marmoreo (1692-1699 circa), uno dei più raffinati esempi di altare “a ribalta” del Piemonte, è opera degli artisti luganesi Giuseppe Maria Carlone e Giovanni Pietro Tadei.

Gli altari laterali, in stucco, furono realizzati nel 1798 da Luigi Baguti di Rovio, presso Lugano e vennero edificati appositamente per poter celebrare le Messe anche durante i primi giorni della Settimana Santa, quando sull’altare maggiore era esposto il Santissimo Sacramento.

All’interno troviamo due interventi in legno di rilevante interesse,il pulpito ligneo, imponente in legno di noce, addossato alla parete laterale sinistra, sovrastato da un ampio baldacchino ligneo scolpito. Non si conosce il nome dell’autore. Molto probabilmente risale alla metà del XVIII secolo, e il coro in legno di noce risalente al 1688.

Il campanile, originariamente, era collocato sul tetto della facciata, ma venne poi ricostruito nel 1880-81 su disegno del geometra costigliolese Pietro Gallino in forme neo-barocche di stile juvarriano.

La chiesa, completante restaurata grazie all’Associazione culturale “Confraternita di San Gerolamo” Onlus è stata istituita nel 1997 con lo scopo di operare per il recupero, la salvaguardia e la conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico ed architettonico, sacro e civile di Costigliole d’Asti. Sorta sotto il patrocinio della “Parrocchia Nostra Donna di Loreto”, presso cui ha sede, prende il nome da un’antica confraternita che trovava il suo punto focale nell’omonima chiesa secentesca della Confraternita di San Gerolamo o dei ‘Battuti Bianchi’, situata nel suggestivo borgo della Rocca.

L’Associazione ha realizzato, tra i suoi numerosi progetti: il restauro di opere d’arte (tele e pitture parietali) della Parrocchia Nostra Donna di Loreto e il recupero architettonico ed artistico della chiesa della Confraternita di San Gerolamo.

Nel corso degli anni, a tutela del patrimonio stesso, sono stati schedati e catalogati i beni artistici di proprietà parrocchiale e a documentazione delle tradizioni storiche ed artistiche è stato pubblicato lo studio storico-archivistico di don Paolo Prunotto intitolato “Le Antiche Associazioni Religiose di Costigliole d’Asti”.

Questo patrimonio, formatosi tra il XVII e il XX secolo, è frutto di acquisti, lasciti e donazioni da parte di Compagnie religiose e Confraternite, di parroci e cittadini, ma soprattutto delle due famiglie confeudatarie del paese: gli Asinari di San Marzano e i Verasis.

Attualmente l’Associazione promuove alcuni progetti.

Indirizzo: Via S. Marzano, 20/21, 14055 Costigliole d’Asti AT

Orari di apertura: Sabato e Domenica, dalle 16:00 alle 18:00

Sito web: www.museoartesacracostiglioleat.it

Numeri di telefono: 0141 966028

Chiesa di San Carlo

La Chiesa di San Carlo è una delle più antiche chiese campestri del territorio, si trova a circa due km dal centro del paese nell’omonima frazione.

 La sua costruzione risale al 1620 e nel 1683 fu autorizzato l’ampliamento da parte del Vescovo di Pavia. I lavori vennero ultimati nel 1699 ma la benedizione risulta avvenuta nel 1706. La chiesa risulta di rilevante interesse per le opere che custodisce. 

L’altare, realizzato tra il 1730 ed il 1732, con decorazioni in stucco, è opera di Antonio Catenazzi da Mendrisio, importante stuccatore luganese attivo nell’astigiano tra gli anni venti e trenta del settecento (sue opere a Palazzo Mazzetti di Asti, al Castello di San Martino Alfieri e in alcune chiese a San Damiano d’Asti, Montechiaro d’Asti e Montafia).

Al centro dell’altare è collocata una  tela   raffigurante   San   Carlo Borromeo  in   preghiera, pregevole opera risalente anch’essa agli anni trenta del XVIII secolo, attribuibile al pittore Michele Antonio Milocco, artista torinese collaboratore del Beaumont, autore di molte opere a soggetto sacro e profano, tra le quali la volta del vecchio Teatro Regio di Torino. Questa tela come altre parti della chiesa sono state oggetto di un’importante opera di restauro avvenuta grazie ai finanziamenti è stata recentemente restaurata grazie al finanziamento del Comitato per il restauro, Onlus costituita da un gruppo di borghigiani di San Carlo nel 2007 e sostenuti dal determinante finanziamento erogato dalla Fondazione CRT.

Sono presenti anche due dipinti murali: a sinistra, nella navata, a raffigurare San Defendente, a destra San Bovo, realizzati   tra il 1697 e il 1698 e attribuiti  ai pittori costigliolesi Secondo e Caterina  Arellano, padre e figlia.

Tra gli arredi presenti nella chiesa, si segnalano l’elegante cantoria lignea ottocentesca situata sulla porta d’ingresso, un confessionale coevo ed un bel mobile ad alzata, con ante e cassetti, che arreda   la   piccola sacrestia. Dell’originario altare ligneo rimane la sola portina del tabernacolo in quanto, insieme alla balaustra, venne smantellato nel 1970.

Indirizzo: Str. S. Carlo, 34, 14055 San Carlo AT

Orari di apertura: su prenotazione

Sito web: www.comune.costigliole.at.it

Numeri di telefono: 3476510207

Nostra Signora di Loreto

La chiesa parrocchiale Nostra Donna di Loreto in Costigliole d’Asti, si trova nella parte più alta della rocca, si erge proprio di fronte al Castello è stata realizzata sul sedime di due precedenti chiese, una romanica ed una rinascimentale barocca; quando quest’ultima nel 1811 crollò improvvisamente per infiltrazioni d’acqua, lasciando intatte solo le mura del coro e della sacrestia da poco rinnovate, il parroco, con l’aiuto della municipalità e della popolazione, affidò all’architetto comasco Carlo Ceroni la progettazione dell’attuale chiesa che fu benedetta l’11 novembre 1816.

La chiesa è di notevoli proporzioni 40 metri di lunghezza, 25 di larghezza e 16 di altezza. La facciata neoclassica riprende con i tre accessi la distribuzione interna a tre navate; la facciata è tripartita, a due ordini sovrapposti ed è scandita da colonne e paraste con elementi dell’ordine tuscanico. Il portale di accesso principale è architravato con frontone triangolare ed è sormontato da un rosone centrale circondato da un cartiglio geometrico.

All’interno la navata centrale è scandita da un ordine gigante di colonne e paraste con capitello composito, è perimetrata da un cornicione balconato con ringhiera di fine Ottocento ed illuminata da finestroni ovali decorati da cartigli geometrici.
La volta della navata centrale è stata affrescata, tra il 1814 e il 1815, dal pittore vigezzino Lorenzo Peretti successivamente restaurata da Carlo Frascaroli di Alessandria che aggiunse gli ovali nelle lunette dei finestroni con oggetti e simboli sacri.

L’altare maggiore, del 1718, disegnato da Filippo Juvarra, è dono dei marchesi Asinari di San Marzano, come testimoniano gli stemmi in marmo bianco posti ai lati del paliotto.
Le navate laterali, con elementi dell’ordine tuscanico, hanno cupolino ellittico e cappelle laterali, sono impreziosite da affreschi .

La navata centrale presenta in controfacciata una balconata su cui è situato un organo costruito con circa mille canne opera di Carlo Bossi.

La cantoria in legno intagliato è opera di Francesco Navaro, noto artista che svolse attività presso la corte sabauda.

La chiesa custodisce le spoglie di due esponenti della famiglia Verasis e quello del marchese Filippo Antonio Asinari di San Marzano, diplomatico dei Savoia.

Anfiteatro di San Michele

L’anfiteatro naturale in Frazione San Michele a Costigliole è un capolavoro di bioarchitettura in un contesto rurale che si mimetizza nell’ambiente circostante, nel quale si può ammirare il paesaggio vitivinicolo che lo circonda, riconosciuto dall’Unesco. Un luogo da visitare tutto l’anno oppure da frequentare durante gli eventi, rappresentazioni teatrali e appuntamenti musicali.

Bricco San Michele colpisce anche per la sua imponenza, per il suo fascino arcano e per la bellezza dei suoi paesaggi, che abbracciano Monferrato, Langhe e Roero.

L’antica Chiesa di San Michele più volte modificata nel corso degli anni, continua a dominare e a dare il nome al bricco più alto di Costigliole: 352 mt di panorama mozzafiato.

Chiesa di Loreto

Dedicata alla Madonna di Loreto e a San Grato, la chiesa di Loreto fu costruita nel Novecento, in seguito del crollo della precedente chiesa, nella località di Loreto di Costigliole. La contraddistingue la sua imponente facciata rivolta ad Oriente. E’ considerata Sacrario degli Aviatori Piemontesi, presenta infatti nell’adiacente “Parco dell’Aeronautica” il monumento ai caduti e un aeroplano Aermacchi MB 326 MM 54239.

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