Tappa n.12 del percorso Raccontami

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La sala dei trofei militari

Come già accennato, solamente a partire dagli anni Sessanta del Seicento Ottavio II Asinari poté iniziare un rinnovamento complessivo degli ambienti interni del castello: la precedente frammentazione della proprietà fra i vari rami della famiglia non aveva evidentemente permesso interventi significativi.

Questa in cui ti trovi e le altre due sale che seguiranno sono risultato di quel progetto di “ingentilimento” del maniero promosso dal conte Ottavio. Le volte riccamente ornate da stucchi, che possono oggi essere meglio apprezzate grazie ai recenti restauri, sono contraddistinte da un’identica struttura, cioè la ripartizione in nove cassettoni formati dall’intersezione di quattro archi. Si differenziano invece per i soggetti delle decorazioni in stucco.

Questa stanza è stata definita “sala dei trofei militari” per via delle panòplie, ovvero la rappresentazione di trofei di armi. Osserva la capacità degli stuccatori di variare il tema decorativo: ogni trofeo si differenzia infatti per le armi e i simboli che lo compongono, ma anche per il riferimento a diverse epoche storiche. Nel complesso abbiamo un excursus sull’evoluzione delle armi nei secoli, dagli scudi greci ai moderni archibugi, passando per insegne romane ed elmi piumati medievali. Al di sopra di ogni panoplia c’è un busto, alternativamente maschile o femminile. Proprio sulle braccia tronche di uno dei busti femminili, quello lievemente alla tua destra, sono incisi l’indicazione abbreviata “Anno Domini” e l’anno “1668”.

Se però l’anno di realizzazione è certo, riguardo agli autori sono possibili solo ipotesi. Il nome più accreditato è quello dei Bellotto, una famiglia di stuccatori luganesi che si era trasferita dal Canton Ticino a Castagnole delle Lanze, paese confinante con Costigliole. I Bellotto sono attivi negli edifici sacri di Costigliole e dintorni negli ultimi decenni del Seicento, e questa consolidata attività nel territorio costituisce già di per sé una base solida all’ipotesi che sia stata la loro bottega a realizzare gli stucchi che stai ammirando. Prosegui ancora oltre la porta alla tua destra.

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